Rizzoli: "No al sorteggio, sì alla tecnologia ma addizionali ok. Carpi in A? Dopo il terremoto sarebbe bello"
Nicola Rizzoli dalla finale del Mondiale in poi che lo ha consacrato, se c'è ne fosse stato bisogno, il miglior arbitro italiano, ha ricevuto tanti premi e non poteva mancargli il trofeo Maestrelli, a Montecatini, stasera. Come sempre, oltre che bravo con il fischietto, l'arbitro di Bologna non è mai banale nel parlare delle questioni che riguardano il suo mondo. Ad esempio di due temi attuali come il sorteggio arbitrale e la tecnologia in campo: "Sono contrario al sorteggio integrale - esordisce - perché mortifica la qualità degli arbitri, è come se un calciatore si allenasse tutta la settimana e poi gli dicessero che l'allenatore sceglie gli undici in campo sorteggiandoli. La tecnologia in campo? Se parliamo solo di tecnologia sono favorevole ma senza condizionare il lavoro degli addizionali che resta comunque prezioso, diverso è invece il discorso moviola, più difficile".
Ma Rizzoli sarebbe felice di arbitrare il Carpi in A? "Senza nessuna polemica -dice Rizzoli dribblando le polemiche alzate dalle parole di Lotito - io sono originario di Mirandola e quelle zone sono state colpite dal terremoto e vedere che ora funziona molto bene mi fa felice per la città e per questo motivo sarei contento di vedere il Carpi in serie A".