Paparesta: "Bello essere il patron del Bari. Arbitri? Basta decisioni e comportamenti difformi"
Gianluca Paparesta è passato dall'essere un arbitro internazionale ad opinionista di Mediaset, da assessore al comune di Bari a club manager dei galletti prima e presidente ora, dopo l'acquisizione all'asta della società di calcio per 4,8 milioni. A margine del Memorial Galli, dove accompagnava la giornalista premiata Mikaela Calcagno, sua compagna, e dove ha premiato la terna arbitrale delle finali del torneo, ha raccontato al Corriere Spione le emozioni di questo nuovo ruolo di patron del Bari: "Per me è una veste nuova sicuramente, un impegno importante che mi attende per una società che sia all'altezza delle aspettative della piazza, che è molto vicina alla squadra, visto che anche per l'ultima partita in casa di venerdì sono stati venduti 40mila biglietti. È dunque un impegno serio che prevede un progetto altrettanto importante con grandi partnership che si occuperanno di far crescere il Bari con uno sviluppo anche commerciale, tanto che abbiamo già accordi con Infront e Mp&silva. Chi c'è dietro? Grandi investitori nazionali e internazionali ma per ora inutile fare i nomi perché siamo in fase di dichiarazione di intenti ma si tratta di personaggi importanti. C'è voluto tempo, con due aste deserte, perché occorreva dare prova della validità del progetto e reperire fondi per aggiudicarsi l'asta ma proprio per questo provo grande soddisfazione nell'esserci riuscito". L'ultima gara di venerdì potrebbe dare i play off al Bari (ieri sera la squadra ha invece steccato) ed i tifosi hanno spinto fortemente la squadra a questo possibile traguardo. La spiegazione di Paparesta è questa: "La precedente gestione durava da 30 anni perciò aveva un po' perso le motivazioni e la piazza avvertiva questa situazione, il cambio quindi ha dato un nuovo entusiasmo ai tifosi".Opinionista Mediaset, Paparesta non può non dare un giudizio sulla serie A appena terminata: "È stato un campionato incredibile dominato dalla Juve, che ha conquistato lo scudetto per il terzo anno consecutivo, ma ha avuto una grande rivale nella Roma, cosa non facile visto che c'era la novità Garcia che ha fatto un ottimo lavoro che servirà di sicuro nei prossimi anni". Parlando da Firenze, non può mancare un giudizio sulla Fiorentina che secondo l'ex arbitro "ha fatto ottimo campionato, considerando che i suoi principali investimenti sono venuti meno. Gomez non c'è stato quasi mai, Rossi si è dovuto fermare ma ora può essere un supporto anche per Prandelli; ha infatti dimostrato tanta forza di volontà e il mondiale può essere il suo riscatto".Riguardo al l'operato degli arbitri, Paparesta ha un'idea chiara su cosa devono migliorare: "Manca uniformità nelle decisioni tra partite diverse e a volte nella stessa gara, soprattutto quando si tratta di situazioni di condotta violenta e falli di mano e questo crea incertezza negli stessi giocatori e nei tifosi. Un esempio è l'espulsione e la squalifica di Borja Valero perché è dipesa da comportamento e carattere differente da arbitro ad arbitro. Se Rizzoli infatti dialoga e abbraccia i giocatori del Sassuolo, invece Gervasoni ha percepito un tocco come offensivo e condotta violenta, non ci deve essere questa disparità". Proprio Rizzoli sarà l'unico arbitro italiano a rappresentarci ai Mondiali, l'ex collega non ha dubbi: "Ai mondiali farà bene, è in Italia che non fa tanto bene, con poco coraggio verso le solite" chiosa con una frecciatina.