Iannone a Pitti: "Con Suzuki rotto qualcosa, ho voluto l'Aprilia. Su Valentino e Belen..."
C'è tanta Moto Gp alla 94esima edizione di Pitti Uomo a Firenze ma soprattutto tanto moto-mercato visto che testimonial di Comme des Fuckdown e D'Acquasparta sono due piloti al centro di passaggi da una scuderia all'altra come Andrea Iannone da Suzuki ad Aprilia e da una moto della "satellite" Pramac a quella ufficiale Ducati con Dovizioso come Danilo Petrucci. "Il passaggio all'Aprilia l'ho voluto con tutto me stesso - racconta Iannone - Era una cosa che andava avanti da un po' di anni e sono contento che dopo tanti corteggiamenti siamo riusciti a raggiungere questo accordo biennale, con possibilità importanti che mi rendono orgoglioso di aver intrapreso questa strada. È una delle case più vincenti di sempre e spero di portare loro ciò che manca, contribuendo allo sviluppo della moto in futuro. Molti sono scettici su questa scelta ma ne sono convinto: non era l'unica possibilità ma penso fosse la più adatta". Il divorzio dalla Suzuki d'altronde sembrava segnato: "Nel 2017 si è rotto qualcosa tra me e la Suzuki, è stato un anno complicato. Alla fine è andata così ma siamo in armonia e sintonia: Suzuki ha un pilota forte, io ho una moto competitiva. Ci manca più di metà campionato e speriamo di far uscire il potenziale. Non ho mai mollato nei momenti difficili, sono riuscito a risalire e penso di essere un pilota di grande talento, non espresso al 100%. Alla stagione chiedo di continuare il percorso, crescere gara dopo gara e fare lo step per essere al livello dei competitor più forti. Penso che la direzione sia giusta, ho un buon feeling con tutti". E sulla Moto Gp dice "La corsa è apertissima, Valentino è secondo ma anche noi non siamo messi male. Sono scivolato a Le Mans altrimenti sarei secondo. I campionati così sono belli, è quello che ci vuole. Valentino resta un pilota unico e speciale". Guai invece a chiedergli di Belen? Di queste cose ne parlo in casa, la vita privata non l'ho mai messa in piazza".
Sprizza ottimismo sul suo futuro anche Danilo Petrucci che riparte dal Mugello: "Potevamo giocarci il podio, ma sono finito settimo perché all'inizio c'è stato un contatto con Marquez e per recuperare ho finito le gomme. L'anno prossimo ho già l'accordo per correre con la Ducati, perciò è un momento molto positivo". Un'altra passione lo accomuna a Iannone, il Milan: "Sembra che i bei tempi siano finiti. Con la nuova società sembrava si potesse risalire ma si fa una certa fatica anche a capire le notizie. Sembra che tutto sia un po' fermo. Purtroppo non possiamo neanche consolarci con i Mondiali. Essendo del '90 ho visto un grande Milan. Ora i tempi sono più difficili ma la passione resta. Il mio punto di riferimento è Gattuso: da giocatore mi piaceva tantissimo. Ora a volte sembra che voglia entrare lui in campo". Iannone invece sembra non avere più tempo per i rossoneri "Seguo più poco ma spero che il Milan torni dove merita".