Milinkovic-Savic a Firenze: accordo fatto ma niente viola per questioni private e per il no della fidanzata. La Fiorentina dice basta

Attenzione, siete su scherzi a parte. Nessuno lo ha detto apertamente, ma sicuramente è così. Da giorni (anzi, settimane) ormai Milinkovic-Savic tiene in sospeso due società. Ora va alla Lazio, un attimo dopo va alla Fiorentina. Anzi no, torna in Belgio a riflettere, perché oggi si è consumata un'ennesima puntata della farsa. Il giocatore e il padre, già poco propensi a scegliere la Fiorentina avendo dato la parola al ds della Lazio, questa mattina erano a Firenze (c'era anche un loro amico) e così la firma sembrava una questione di minuti visto che l'accordo con il Genk e quello economico con il centrocampista erano stati già trovati. Sbarcati a Peretola intorno a mezzogiorno e mezzo, i tre sono andati in sede e tutto sembrava potersi risolvere nel giro di poco, tanto che un taxi lo aspettava già fuori per le visite mediche. Taxi che poi è stato pagato e mandato via dall'addetto stampa viola perché la questione non era così semplice. Il giocatore era pronto a fare le visite mediche infatti ma voleva ancora del tempo per decidere sulla firma perché a quanto pare aveva questioni private da risolvere tra cui, secondo quanto raccolto dal corrierespione, la fidanzata non sarebbe stata d'accordo al trasferimento. Sono passate alcune ore, infatti, ed il gruppetto dei tre, il ds Pradè e Valentino Angeloni erano ancora in sede ma entravano ed uscivano dagli uffici, parlavano, discutevano e poi rientravano. Angeloni e Pradè cercavano di rassicurarlo ma il giocatore è quasi scoppiato in lacrime. Nel frattempo arrivava anche la doccia gelata dal Vojvodina, società serba che lo ha ceduto al Genk, ma in maniera irregolare a dire del vicepresidente. Alla fine esce il ds Pradè a spiegare ai cronisti appostati davanti al cancello della sede che l'affare è saltato proprio per i tentennamenti del giocatore che così ora è libero di andare dove vuole, Lazio o altrove. Certo è che dopo un mese di contatti (e indecisioni) e di accordi su cifre, fin troppo alte per un ventenne pur campione del mondo Under 20, la Fiorentina di fronte a questi ulteriori problemi fatti dal giocatore si è tirata giustamente indietro anche per l'immaturità e la poca affidabilità dimostrate dal talenti o serbo. Di sicuro, per consolarsi, non era lui il giocatore che avrebbe cambiato la Fiorentina.