Vryzas: "Montella è un allenatore moderno e la Fiorentina una grande squadra, il Paok punta sul pubblico"
Della sua Fiorentina è rimasto solo Manuel Pasqual, suo ex compagno di squadra e di stanza nei ritiri viola, ma giovedì un po' di emozione per Zisis Vryzas ci sarà comunque. A Firenze d'altronde ha comprato anche una casa e ci torna ogni tanto perciò come potrebbe rimanere impassibile di fronte alla gara Paok-Fiorentina? Da due mesi il suo ruolo nel Paok salonicco, prossima avversaria di Europa League della Fiorentina, è cambiato: lasciata la comoda poltrona di presidente ha assunto le vesti più dinamiche di direttore sportivo. In esclusiva al Corrierespione, da dirigente ci racconta: "È un ruolo che mi piace, sto facendo del mio meglio. Da due anni è cambiata la proprietà ed ognuno nel suo ruolo sta cercando di far crescere il Paok sotto tutti i punti di vista, da quello tecnico, allo stadio, a quello del marketing per capirci". Il Paok è primo in campionato, mentre nel girone di Europa League il cammino è altalenante: "In campionato abbiamo avuto un buon inizio e speriamo di portare fino in fondo questo primo posto; se è l'anno buono per lo scudetto? Di sicuro lotteremo fino in fondo per ottenerlo. In Europa League veniamo invece da una partita non buona in Francia e vogliamo riscattarci". La Fiorentina dunque è già un bivio per la squadra greca: "È una partita importante, contro una grande squadra come la Fiorentina. Noi vogliamo vincere e faremo di tutto per giocarcela sfruttando i nostri mezzi, di sicuro puntiamo sul collettivo. Ci sentiamo una squadra, non voglio fare nomi in particolare di giocatori, perché lotteremo e ce la giocheremo tutti insieme puntando sull'aiuto dei tifosi". In casa infatti il Paok è praticamente imbattibile, Vryzas spiega: "È un ambiente caldo, è vero, il pubblico riesce a trasmettere grandi emozioni ai giocatori e il aiuta a dare il massimo. È un dodicesimo uomo". Smesse le vesti del ds, Vryzas torna l'attaccante della Fiorentina dell'anno della promozione: "Conservo tanti ricordi, soprattutto positivi, ed anche se non ho avuto grande spazio quell'esperienza è stata molto bella. A Firenze torno anche spesso perché comprai addirittura casa. La squadra veniva da anni bui dopo il fallimento e ricordo l'entusiasmo per il ritorno in serie A. Poi andai in prestito al Celta Vigo ma quando sono tornato la mia partecipazione alle gare non era tanta e quindi presi un'altra strada". Eppure in mezzo c'è stato anche un titolo europeo con la Grecia (Portogallo 2004) che però non ha aiutato l'attaccante ad avere più spazio nella Fiorentina: "È vero, ci fu questa vittoria storica per la Grecia di cui ho un grande ricordo, ma il calcio è strano. Inoltre la Fiorentina aveva cambiato molto ed investì su giocatori forti come Pazzini, Bojinov e Toni così il mio spazio era molto ridotto perché avevo loro davanti, perciò me ne andai".
Di quella Fiorentina non conosce più nessuno "se non Pasqual con cui ero in camera insieme nei ritiri" conferma Vryzas che comunque ha una grande stima di Montella: "Sta facendo molto bene, era un grande giocatore ed ora da tecnico sta dando un'identità alle squadre che allena e idee nuove. Il calcio infatti sta cambiando e lui è l'esempio di un allenatore moderno. Il Paok non teme giocatori viola in particolare, perché sono tutti forti. La Fiorentina ha infatti una rosa ampia anche se ha dei campioni assenti che vengono però rimpiazzati degnamente. Noi aspettiamo con interesse questa partita e ce la giocheremo fino in fondo".